Lo Scompenso Cardiaco è frequentemente il punto di arrivo di cardiopatie a prevalente eziologia ischemico-ipertensiva e registra un aumento crescente di prevalenza, anche a causa dell’aumento progressivo della vita media della popolazione. La prevalenza globale viene stimata intorno al 1-3% della popolazione, e aumenta con l’età: nei soggetti ultrasettantenni risulta essere di circa il 7,5%, e negli ultraottantenni arriva al 10%.
Malattia Ipertensiva e Scompenso Cardiaco sono patologie la cui gestione può essere ottimizzata solo con una reale e condivisa integrazione territorio-ospedale, ai fini del raggiungimento del target terapeutico, di una adeguata aderenza terapeutica e di una condizione di prevalente stabilità clinica.
La telemedicina e i dispositivi digitali oggi disponibili per la presa in carico ed il monitoraggio del paziente cronico, di certo agevolano il raggiungimento di questi obiettivi.
Questo presuppone che si realizzino due aspetti: un’adeguata formazione e la acquisizione di competenze digitali tali da poter ridisegnare un’assistenza territoriale (cure primarie) realmente efficace e funzionale alle attuali richieste di salute.
